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Author Topic: c'? da preoccuparsi..  (Read 1136 times)

Pulce_Cri

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c'? da preoccuparsi..
« on: November 09, 2006, 10:34:21 PM »
Per avere funzionamento regolare, necessario un altro miliardo di euro

?Pochi soldi, universit? a rischio chiusura?

Grido d'allarme dei rettori: fondi assorbiti del tutto dalle spese del personale, tra qualche anno gli atenei italiani chiuderanno
   

ROMA - Universit? addio. Gran parte degli atenei italiani rischiano la chiusura tra pochi anni per mancanza di fondi. ? il presidente della Conferenza dei Rettori (Crui) Guido Trombetti, nella relazione annuale sullo stato degli Atenei italiani, a lanciare l'allarme sulla scorta di ?dati drammatici?. ?Il Fondo di Finanziamento Ordinario (Ffo) - sottolinea Trombetti - che dovrebbe assicurare all'Universit? la possibilit? di svolgere nel quotidiano la funzione di istituzione pubblica (sottolineo pubblica) per l'alta formazione ? quasi interamente assorbito dagli stipendi del personale. Fatto 100 il Ffo del 2001, il rapporto tra il 2001 ed il 2006 ? salito a 112,4. Nello stesso periodo il livello degli emolumenti fissi del personale universitario (che ammonta a poco pi? di 100.000 unit? compreso il personale tecnico-amministrativo) ? passato da 100 a 124. Il dislivello - fa notare Trombetti - ? a carico totale ed esclusivo degli Atenei. Come dire: un bacino che si impoverisce di anno in anno perch? il flusso dell'acqua che esce ? maggiore di quello che lo rifornisce?.
SERVE UN MILIARDO DI EURO - Per colmare il gap, e tornare al punto di partenza del 2001, ?manca un miliardo di euro?. Altrimenti, ribadisce Trombetti, il rischio ? ?previsto e inevitabile a questo ritmo: il prosciugamento in pochissimi anni, il blocco degli atenei, dei servizi, la cancellazione del futuro per i nostri giovani?. Bastano pochi dati, si legge nella relazione, per evidenziare ?una situazione di evidente debolezza? del sistema universitario italiano: l'Italia spende per ogni studente universitario 7.241 euro, contro ad esempio i 9.135 della Francia e i 9.895 della Germania. ?? ovvio dunque - sottolinea Trombetti - che lo studente tedesco pu? disporre di servizi migliori. Pu? utilizzare pi? laboratori. Pi? postazioni di computer. Usufruisce di pi? tutorato. Di pi? borse di studio. Di pi? alloggi e servizi connessi?.
RICERCA - L'Italia si colloca decisamente ?in bassa classifica? anche per la ricerca, alla quale ? destinato l'1,1% del Pil contro il 3% fissato dall'Agenda di Lisbona, risalente ormai a sei anni fa. Su questo, ammette Trombetti, ?la scelta contenuta in Finanziaria di aumentare gli stanziamenti per la ricerca scientifica ? certamente significativa. Resta aperto il problema di capire in che direzione andranno effettivamente tali risorse. E con quali criteri saranno ripartite?. La situazione attuale, si legge nel rapporto, ?scoraggia i giovani talenti. Troppo lento l'inserimento nel mondo della ricerca. Troppo basse - verrebbe da dire ridicole - le retribuzioni. I giovani non hanno incentivi a rimanere nel mondo della ricerca. E se i giovani si scoraggiano, il danno per il mondo scientifico ? irreversibile. Bene ha fatto, pertanto, il Governo - sottolinea Trombetti - a produrre uno sforzo di investimento lanciando un piano di reclutamento straordinario di ricercatori. Un simile progetto, andrebbe certamente sostenuto con risorse pi? cospicue di quelle oggi iscritte in Finanziaria?. Il futuro della ricerca non appare roseo, secondo Trombetti, anche alla luce di ?misure di assoluta cecit? come il tagliaspese conseguente al decreto Bersani?, ma anche per ?la penuria di investimenti in edilizia?. In particolare il taglio degli stipendi dei ricercatori ?non ? un buon segnale?, ma anzi ?un provvedimento ingiustificato e punitivo?. ?Quasi a dire - sottolinea il presidente dei Rettori - che il sacrificio per una ricerca competitiva, lo sforzo per una didattica efficace, l'attenzione verso le esigenze formative di 1.800.000 studenti universitari non meritino i compensi attuali che, fra l'altro, sono tra i pi? bassi in Europa?.
09 novembre 2006

da "il corriere della sera"

 :disgust1: