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Author Topic: Addio Valentina  (Read 2757 times)

stefy small

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Addio Valentina
« on: July 13, 2008, 05:05:03 PM »
Vi scrivo da parte di Silvia, una mia compagna di Psicobiologia...riporto qui le sue parole che ricordano Valentina Cavalli, una ragazza di Psicologia.





"Eri come un fiore. Un fiore bianco. Un fiore delicato, sensibile e puro. Di una purezza sofferta, come si poteva notare da quelle venature intricate e colore del sangue che ti devastavano l’anima, appena sotto il petalo candido.
Eri.
Eri Valentina. Valentina Cavalli.

Valentina era una mia compagna di corso del triennio, una compagna del corso di scienze e tecniche neuropsicologiche  ed era una persona speciale.
Scrivo qui per ricordarla.
Per ricordarla a tutti quelli che l’hanno conosciuta e per parlarne agli altri aspiranti psicologi cui è passata accanto, trasparente, come spesso lei voleva essere, nella stessa aula o a distanza di anni. Valentina aveva lo sguardo sognante, a volte assente, e un modo di parlare calmo e ironico, vestiva in modo particolare, beveva tè e disegnava benissimo.

Valentina aveva una storia terribile, nascosta in quegli abiti che si cuciva da sé, una storia fatta di una violenza bruta e animale che l’ha segnata per sempre e di cui ci parlano ora, a distanza di 6 anni i media. Una violenza che l’ha uccisa nell’anima e nel corpo. Perché si è suicidata pochi giorni fa oppressa da un peso che non poteva più portare.

Le persone ci scorrono accanto, e ci mostrano una piccola faccia di sé, e ognuno ha la sua storia, di fatiche gioie e sofferenze.

Ci si siedono accanto a lezione, a prendere appunti seguendo Rossi, Airenti, Bara…  la Zara (come ci era piaciuto a entrambe il corso di psico sociale) e ognuno ha il suo segreto celato. Chi un figlio nel grembo, chi un cuore trafitto, chi uno stupro. Andiamo assieme in un luogo, ci conosciamo, ci avviciniamo o ci allontaniamo trasportati da una vita che fa il suo vorticoso corso. Ma poi. Come un punto fisso alcuni eventi ci inchiodano.

Come questa corda al cielo.

E ci costringono a riflettere. Come psicologi, al paziente depresso in remissione e al rischio suicidiario. O al trattamento dell’offender, essere umano anche lui, ma che io in cuor mio detesto e condanno e non potrei mai supportare. Ma a tutto questo pensateci voi, mentre date un saluto a questa compagna di corso che magari avete conosciuto,  e magari no. Io ora devo piangere una amica, persa da una stagione e ora perduta per sempre.

Addio Valentina.

Nero. Nero
Come l’inchiostro
Nero come L’Abisso.
Nero.

Nero che ti ha sporcato dentro
Farfalla bianca
Avvelenandoti di arsenico
Senza nessun antidoto
A salvare
Annaspa annaspa
Farfalla
Nella ragnatela.
Ma ora vola.
Finalmente libera
Zucchero e sale."






Qui l'articolo della Stampa: http://www.lastampa.it/Torino/cmsSezioni/cronaca/200807articoli/7586girata.asp

JACK

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Addio Valentina
« Reply #1 on: July 16, 2008, 09:34:11 AM »
davvero triste...
questo fatto deve farci pensare...quando il cuore è a pezzi,con un ricordo del genere e la depressione sempre alle porte è difficile resistere
soprattutto se non si ha un confronto con qualcuno..se non si riesce a parlare dell'esperienza...

forse valentina mi sarà passata davanti mille volte,mi avrà chiesto degli appunti,mi avrà detto ciao....e io in questo momento la penso e capisco il suo gesto..

"Ciao Valentina"
JACKSecondo la tradizione, alla giada si riconoscono proprietà calmanti, rasserenanti e lenitive degli stati d\'animo turbati. Come tutte le pietre verdi e rosa, è legata al 4° chakra, quello del cuore.

Stefanoo

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Addio Valentina
« Reply #2 on: July 17, 2008, 03:49:58 PM »
Volevo lasciarti un piccolo pensiero, l'avevo ascoltata a psicologia dinamica, forse l'avevamo ascoltata insieme:

Itaca

Quando ti metterai in viaggio per Itaca
devi augurarti che la strada sia lunga,
fertile in avventure e in esperienze.
I Lestrigoni e i Ciclopi
o la furia di Nettuno non temere,
non sara` questo il genere di incontri
se il pensiero resta alto e un sentimento
fermo guida il tuo spirito e il tuo corpo.
In Ciclopi e Lestrigoni, no certo,
ne' nell'irato Nettuno incapperai
se non li porti dentro
se l'anima non te li mette contro.

Devi augurarti che la strada sia lunga.
Che i mattini d'estate siano tanti
quando nei porti - finalmente e con che gioia -
toccherai terra tu per la prima volta:
negli empori fenici indugia e acquista
madreperle coralli ebano e ambre
tutta merce fina, anche profumi
penetranti d'ogni sorta; piu' profumi inebrianti che puoi,
va in molte citta` egizie
impara una quantita` di cose dai dotti.

Sempre devi avere in mente Itaca -
raggiungerla sia il pensiero costante.
Soprattutto, non affrettare il viaggio;
fa che duri a lungo, per anni, e che da vecchio
metta piede sull'isola, tu, ricco
dei tesori accumulati per strada
senza aspettarti ricchezze da Itaca.
Itaca ti ha dato il bel viaggio,
senza di lei mai ti saresti messo
sulla strada: che cos'altro ti aspetti?

E se la trovi povera, non per questo Itaca ti avra` deluso.
Fatto ormai savio, con tutta la tua esperienza addosso
gia` tu avrai capito cio` che Itaca vuole significare.

Addio Valentina.....